SAI Ambrosini SS.4

Il
SAI Ambrosini SS.4 fu uno dei primi aerei da caccia monoplani ad
essere progettati e costruiti secondo la configurazione canard e
rappresentò una vera e propria pietra miliare in tale innovativo
settore ingegneristico, dato che anticipava di diversi anni il
celebre Curtiss XP-55 “Ascender”, che
volò solamente nel 1943, ed
allo stesso tempo precedeva anche il tedesco Henschel P.75, rimasto
poi solo un progetto sulla carta.
In
realtà va ricordato
che l’esperienza industriale italiana non era affatto nuova alla
costruzione di velivoli canard,
fra cui
vanno almeno menzionati gli studi
portati
avanti durante gli anni della
prima guerra mondiale dal
Colonnello Pier Carlo
Bergonzi (1891 – 1969), il
quale nel 1918 progettò lo Ardea, ossia un elegante biplano con
motore spingente ed ala a freccia, che venne poi costruito dalla
Breda nel 1919, ma che, dopo un incidente avvenuto
durante un collaudo, rimase
lettera morta.
Tornando
allo SS.4, il progetto risale al 1938/1939, quando il brillante
ingegnere Sergio Stefanutti, sulla scorta dell’esperienza maturata
con il motoveleggiatore SS.1 ed il successivo biposto SS.2, entrambi
canard, decise di
sperimentare tale formula costruttiva anche nel settore militare,
cercando di ricavarne un caccia
dalle elevate prestazioni.
Dato
che Stefanutti apparteneva
alla schiera di progettisti indipendenti in attività
presso il Centro Sperimentale di Guidonia,
il programma
finì con l’essere affidato alla
SAI Ambrosini di Passignano
sul Trasimeno, in provincia di Perugia.
Entro
la fine del 1939, pertanto, fu possibile costruire il primo
prototipo, rimasto poi l’unico, il quale si proponeva come un
elegante velivolo triciclo canard
interamente metallico, con l’ala molto rastremata e dalla freccia
piuttosto pronunciata,
sulle cui mediane si innalzavano le due pinne verticali del timone di
profondità.
Contrariamente
al resto della produzione nazionale, inoltre, il propulsore adottato
era un Isotta Fraschini Asso XI RC40 da dodici cilindri in linea e
raffreddati a liquido, il quale, azionando una elica spingente, era
collocato alle spalle del pilota direttamente in coda al velivolo ed
erogava delle potenze di circa 960 hp.
Altro
dato interessante e di rottura con l’impostazione tradizionale
italiana era costituito dall’armamento, concentrato
a prua, che poteva essere
strutturato in diverse soluzioni e
che sul prototipo venne
organizzato con un
cannoncino
da 20 mm, abbinato a due
mitragliatrici da 12,7 mm.
All’atto
pratico, il SAI
Ambrosini SS.4 garantiva
delle ottime
qualità, era privo di
difetti e,
grazie ad un efficiente
centraggio dei pesi, era
risultato molto maneggevole,
veloce e semplice da pilotare,
almeno secondo i giudizi che
il pilota collaudatore,
Ambrogio Colombo, rese
all’esito del primo volo del
7 marzo 1939.
Sfortunatamente,
durante il secondo collaudo, avvenuto il successivo 8 marzo 1939 e
sempre ai comandi di Colombo, il velivolo subì il distacco in aria
di un alettone e finì con lo schiantarsi contro degli alberi
provocando la morte del pilota.
Anche
se venne appurato che le cause del sinistro non erano da imputare a
difetti strutturali dell’aeroplano, ma che erano da rintracciare
unicamente nell’errato
montaggio dell’alettone poi
staccatosi, il Ministero
decise ugualmente di abbandonare il progetto e di
orientare le risorse della
SAI Ambrosini, nonché dello
stesso Stefanutti, nella realizzazione di caccia leggeri
a costruzione lignea, sicché
dello SS.4 non si fece più nulla.


Dati Tecnici | SAI Ambrosini SS.4: |
Propulsore: | 1 Isotta Fraschini Asso XI. |
Potenza: | 960 hp. |
Tipologia: | In Linea. |
Velocità Massima: | 540 km/h. |
Tangenza Operativa: | 10.500 m. |
Autonomia: | 510 km. |
Armamento: | 2 mitragliatrici da 12,7 mm. 1 cannoncino da 20 m. |
Carico Utile: | N/A kg. |
Riferimenti bibliografici:
- Prototipi della Regia Aeronautica, Aerei nella Storia, n. 57 – Dicembre/Gennaio 2008, Nico Sgarlato, Delta Editrice, 2008;
- Dimensione Cielo – Caccia Assalto Vol. 2, Aa.Vv., Edizioni Bizzarri;
- Dal SAI Ambrosini Sagittario all’Aerfer Leone, Giuseppe Ciampaglia, IBN Editore, 2004;
- Prototipi e Progetti della Regia Aeronautica, Daniele Lembo, IBN Editore, 2010;
- Gente dell’Aria – Vol 1, Giorgio Evangelisti, Editoriale Olimpia, 1997.